Dopo due anni di pandemia e di rimodulazione in sicurezza di tutte le attività, la Fondazione Teatro Massimo si trova a fare i conti con una nuova situazione di emergenza. La mancata erogazione del contributo comunale del 2021 e l’incertezza su quello del 2022 mettono a rischio la vita del Teatro, i lavoratori e la programmazione.
Il sovrintendente Marco Betta ha presentato al Consiglio di Indirizzo e successivamente alle Organizzazioni Sindacali le prime misure di contenimento dei costi. Sono state già avviate rimodulazioni della programmazione nell’ambito di una necessaria riduzione delle spese complessive della Fondazione.
Nonostante tutto, grazie alla solidità economica della Fondazione e all’equilibrio di bilancio per otto anni consecutivi, si potrà chiudere in pareggio il 2021.
“Confido nella collaborazione dei lavoratori del Teatro ma anche in quella degli amministratori di questa città e del Paese – dichiara il sovrintendente Marco Betta – il Teatro Massimo è un grande patrimonio della comunità, custodisce una parte fondamentale dell’identità culturale e artistica del nostro paese che va difesa da tutti, ancor di più in un momento come questo”.
Ufficio Stampa
Fondazione Teatro Massimo
Giovannella Brancato
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