Spettacoli per pensare e per crescere: due nuove stagioni al Teatro Massimo. Musica dal grembo fino ai 18 anni e un cartellone di appuntamenti per famiglie. Grandi protagonisti: Andrea Camilleri, Ugo Gregoretti, Peppe Servillo, Ambrogio Sparagna, Attilio Bolzoni, don Luigi Ciotti, Federico Rampini, Dosto & Yevsky, SeiOttavi.
Un Teatro per crescere, per capire, per pensare. Ma anche un Teatro per stare insieme in famiglia, piccoli e grandi insieme. Il Massimo di Palermo presenta – una novità assoluta – due nuove stagioni “collaterali” che si aggiungono al cartellone istituzionale di opere, concerti e balletti. Per tutto l’anno oltre venti spettacoli, con grandi nomi, che spaziano dai concerti ai balletti alle performance: Andrea Camilleri, Ugo Gregoretti, Peppe Servillo, Ambrogio Sparagna, Attilio Bolzoni, don Luigi Ciotti, Federico Rampini, Dosto&Yevsky, SeiOttavi. La prima stagione, “0-18 – Musica per crescere fin dalla culla” raccoglie la sfida di proporre un programma che prevede, in collaborazione con l’ospedale Civico di Palermo e con gli assessorati alle Attività sociali e alla Pubblica Istruzione del Comune di Palermo, un progetto rivolto alle mamme in gravidanza e ai piccoli che crescono nel loro grembo. La seconda stagione, “Il Massimo in famiglia – Musica da ascoltare, vedere, narrare”, è costruita intorno all’idea di fare del Teatro un luogo di incontro per bambini, giovani e adulti.
Oggi la presentazione alla stampa, con il presidente della Fondazione Teatro Massimo, il sindaco Leoluca Orlando; il sovrintendente Francesco Giambrone; il direttore artistico Oscar Pizzo; l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo; gli assessori comunali alla Cultura Andrea Cusumano, alla Pubblica istruzione Barbara Evola, alle Attività sociali Agnese Ciulla, il direttore generale dell’ospedale Civico Giovanni Migliore, il direttore del Conservatorio di Palermo Daniele Ficola, il vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, Giovanni Averna. Sono le istituzioni che collaborano alla manifestazione, insieme con il Conservatorio di Trapani, l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Institut Français, la Gaité Lyrique Paris, il Festival di Avignone, il Teatro Franco Parenti di Milano, Le Toboggan Lyon, il Teatro Bellini di Catania, la sezione provinciale di Palermo dell’Ens.
“Un Teatro – dice il presidente, Leoluca Orlando – che da simbolo della città di Palermo diventa sempre più simbolo e casa dei cittadini palermitani, di tutti i palermitani. Un Teatro che costruisce il suo, importantissimo e saldissimo, pezzo di futuro, unendo le radici di un cartellone pieno di grandi nomi della cultura italiana e internazionale con le ali di una programmazione nuova, innovativa e coinvolgente nei contenuti e nel metodo. Ancora e sempre un grande grazie al Teatro, ai suoi vertici e a tutte e ciascuno dei suoi artisti e delle sue maestranze”.
“Crediamo nel ruolo civile e culturale del Teatro – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – e lavoriamo per un Teatro Massimo aperto a tutti, per età, genere, condizione sociale. Con queste stagioni che si accostano a quella istituzionale realizziamo il sogno di vedere sale animate di spettacoli ogni giorno, dalla mattina alla sera, con spettacoli che guardano da un canto alla costruzione di un nuovo pubblico giovane, attento, consapevole e critico con importanti significati pedagogici e forti potenzialità didattiche; dall’altro alle famiglie che così hanno nel teatro un luogo di aggregazione e di condivisione. Crediamo che questa voglia di produrre di più, che questa particolare attenzione ai giovani e al mondo della scuola sia la migliore risposta da parte nostra all’orrore che ci circonda”.
“L’interesse per il mondo dei bambini – aggiunge il direttore artistico Oscar Pizzo – si è spinto fino al progetto pilota che segue le mamme dal settimo mese di gestazione sino alla nascita del loro bambino. Un’ostetrica, una musicista e una scrittrice incontrano le mamme in attesa e arricchiscono la loro esperienza. Il ciclo non è solo una preparazione al parto inteso nella sua accezione fisiologica, ma un momento in cui le donne potranno confrontarsi con fantasie, desideri, paure e aspettative consegnando alla scrittrice e alla musicista i loro racconti. Tutte storie che diventeranno la trama di un’operina che verrà messa in scena nella prossima stagione proprio per i loro bimbi”.
Gli spettacoli della stagione “0-18”, dopo avere fatto ballare lunedì tutto il teatro con “Let’s reich! Let’s Dance”, prosegue con dieci spettacoli, otto dei quali sono nuove produzioni: dall’11 al 18 dicembre “Singerella, ovvero Cenerentola e il Principe Assurdo”, di e con Dosto&Yevsky, l’irresistibile stralunato duo musicale che diverte piccoli e grandi. Lunedì 1 febbraio la sfida di raccontare la Turandot ai bambini di tre e quattro anni con “T.come Turandot”, liberamente tratto dal capolavoro di Puccini, in collaborazione con il Teatro sociale di Como.
Dal 24 al 26 febbraio “Babelish, ovvero i fratelli gabbati”, regia e drammaturgia dei Teatri alchemici, la compagnia formata da attori normodotati e down che continua a collezionare riconoscimenti, in collaborazione con il Teatro Franco Parenti di Milano e il Centro culturale Le Toboggan di Lione. Lunedì 7 marzo uno spettacolo dedicato a un tema di profonda attualità, quello dei migranti, anche questa una nuova produzione del Teatro Massimo. Si intitola “Il viaggio – La vera storia di due ragazzi che decidono di non morire”, regia del giornalista tedesco Karl Hoffman e di Alberto Cavallotti con musiche tradizionali africane e arabe, con don Luigi Ciotti, Malik Alali (Siria) Adam Hallafa (Ghana), e le voci del senegalese Badara Seck e del palestinese Nabil Salameh, l’Orchestra e il Coro Arcobaleno del Teatro Massimo, formato da bambini delle comunità di immigrati presenti a Palermo.
Tra marzo e aprile un altro adattamento di un classico per piccoli, questa volta tra 7 e 11 anni. E si tratta del balletto in un atto e quattro quadri “Le quattro stagioni”, musiche di Antonio Vivaldi, Astor Piazzolla, Philip Glass. Tra marzo e maggio è la volta del progetto per mamme gestanti e i loro futuri figli, “In attesa ti racconto”. Dal 2 al 5 aprile uno degli eventi più attesi con due grandi vecchi della letteratura e della regia, Andrea Camilleri e Ugo Gregoretti, che si divertono a interpretare l’uno (in video) il Gatto e l’altro la Volpe nello spettacolo “Il Pinocchio (mal)visto dal Gatto e la Volpe”, regia del Collettivo Shorovsky. Dal 7 al 19 aprile la ripresa di “Oh, che armonico fracasso”, grande successo dell’anno scorso, mentre martedì 17 maggio una nuova occasione per riflettere, con “Silencio” del giornalista Attilio Bolzoni e del regista Massimo Cappello, trasposizione teatrale del docufilm girato in Messico sui tanti delitti dei narcos. Infine, per chiudere la stagione ancora un’esperienza per i bambini piccoli, dai12 e i 36 mesi, in collaborazione con il Festival di Avignone. “Un mondo da scoprire – Per conoscere suoni e rumori del mondo che ci circonda”, di e on Violaine Fournier.
Parte invece sabato 12 dicembre “Il Massimo in famiglia”, nella quale vengono proposti anche alcuni spettacoli della stagione “0-18”. Si apre quindi con “Singerella e il Principe assurdo” per continuare con tre appuntamenti di sapore natalizio: domenica 20 dicembre tempo di gospel con il “South Carolina Mass Choir”, domenica 27 dicembre “Fermarono i cieli, concerto di Natale” con i due straordinari mattatori Peppe Servillo e Ambrogio Sparagna, lunedì 28 dicembre ancora un gospel, e questa volta è quello della “Virginia State University gospel Choir”. Mercoledì 6 gennaio una nuova produzione del Teatro Massimo per i bambini di tutte le età: “Le Cartocomiche”, opera strabuffa per SeiOttavi, Coro di voci bianche e Coro Arcobaleno, Teatri Alchemici, gli Ottoni animati del Teatro Massimo e la sezione provinciale di Palermo dell’Ens, l’Ente nazionale sordi. Domenica 6 marzo “Il viaggio”, domenica 3 aprile il Pinocchio di Camilleri-Gregoretti, dal 9 al 17 aprile “Oh che Armonico Fracasso!”. Si chiude con due grandi appuntamenti: l’8 maggio la prova aperta di “Cinderella”, il balletto in due atti di Fabrizio Monteverde che andrà in scena per la stagione “istituzionale”, e il 22 maggio, con “All you need is love – L’economia spiegata con le canzoni dei Beatles”, ovvero come rileggere la crisi di oggi per immaginare un mondo migliore, una produzione del Teatro Massimo che vedrà protagonisti il giornalista Federico Rampini e le canzoni dei Beatles.