I grandi artisti internazionali, i 20 anni dalla riapertura del Teatro, i 70 di Sciarrino. Ecco la nuova stagione del Teatro Massimo di Palermo. Nove opere, due progetti speciali, tre balletti, tredici concerti, la tournée in Giappone. E a marzo del 2018 torna Zubin Mehta. I costi degli abbonamenti restano stabili, nasce la proposta “gold”, arriva la App.
Nove opere, tre balletti, due progetti speciali, tredici concerti, un’importante tournée in Giappone. Il Teatro Massimo di Palermo presenta la sua stagione 2017, una stagione che celebra i 120 anni dall’inaugurazione del Teatro, i venti anni della riapertura, i settanta anni di Salvatore Sciarrino e che vede protagonisti grandissimi nomi della scena internazionale.
“Si apre una stagione che per il Teatro Massimo sarà ricca di eventi e ricorrenze – dice Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo – che inaugura di fatto le celebrazioni dei suoi 120 anni di vita e che avrà nella ricorrenza del ventennale della riapertura e negli ‘auguri di compleanno’ al maestro Salvatore Sciarrino i momenti più importanti. Ma tutta la stagione, caratterizzata ancora da grandi presenze e collaborazioni artistiche internazionali, vedrà un Teatro vivo e aperto alla città, sempre più motore culturale e cuore dello sviluppo della nostra comunità”.
“Abbiamo voluto presentare la stagione proprio adesso – aggiunge il sovrintendente Francesco Giambrone – per far coincidere quest’avvio con la ripresa dopo la paura estiva, una ripresa piena di iniziative, da Opera Camion alla tre giorni di piazza Massimo. La prossima sarà una stagione di ricorrenze festose per un teatro che sta bene. Basta dire che in questi dieci mesi del 2016, in termini di spettatori e di incassi, abbiamo raggiunto l’intero 2015. Un teatro che costa meno e che produce di più: nel 2017 avremo complessivamente 246 alzate di sipario contro le 236 di quest’anno, 113 sono quelle riferite alla stagione istituzionale che presentiamo adesso, a fronte delle 105 di quest’anno. Un rinnovato sforzo nel segno della qualità, che si muove su tre direttrici: la sempre maggiore presenza del direttore musicale, Gabriele Ferro, che con grande generosità sarà sempre più coinvolto nell’attività del teatro e darà il suo contributo di qualità ed eccellenza; il livello paritario di tutti i cast scritturati che ci fa venir voglia di invitare tutti a vedere lo spettacolo due volte; lo sforzo nell’invitare direttori d’orchestra importanti, e a questo proposito sono felice di annunciarvi che un grande amico del Teatro come Zubin Mehta ha accettato di tornare qui a Palermo a dirigere nel marzo del 2018”.
La stagione si aprirà il 21 gennaio con il Macbeth di Verdi con la regia di Emma Dante e la direzione d’orchestra di Gabriele Ferro, un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Regio di Torino. Per la prima volta Emma Dante inaugura a Palermo con un titolo del grande repertorio, protagonisti i migliori cantanti della nuova generazione: Macbeth sarà Luca Salsi.
Il 19 febbraio debutta Norma dei Teatri Alchemici (registi gli “outsider” palermitani Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi) un nuovo allestimento del Teatro Massimo in coproduzione con Arena Sferisterio di Macerata che è stato già rappresentato con grande successo a Macerata e che a Palermo avrà un cast pieno di star del belcanto, con Mariella Devia, Carmela Remigio, John Osborn. Alla guida dell’orchestra Gabriele Ferro, direttore musicale del Teatro e protagonista di tutto l’avvio di stagione.
Dal 19 marzo al 2 aprile, La Traviata e Tosca, due grandi allestimenti che vedono entrambi il binomio Mario Pontiggia (regia) e Francesco Zito (scene), un team vincente per qualità ed eleganza. Due opere che, dopo Palermo, voleranno in Giappone per la tournée in programma dal 10 al 26 giugno: otto recite in cinque città diverse. A Palermo La Traviata di Verdi andrà in scena dal 19 marzo al primo aprile, un nuovo allestimento del Teatro Massimo appositamente creato all’insegna della tradizione, con un cast di giovani ma affermatissimi interpreti: la palermitana Jessica Nuccio è Violetta, Leo Nucci è Germont, Simone Piazzolla torna al Teatro Massimo dopo Attila, René Barbera torna e debutta il ruolo di Alfredo dopo il successo in Cenerentola. Sul podio Giacomo Sagripanti, direttore italiano di nuova generazione che arriva a Palermo dopo i successi a Parigi, Monaco, Mosca, Zurigo. Nell’occasione il grande stilista Emanuel Ungaro ideerà un profumo di scena (creato dal “naso” Alberto Morillas) che offrirà al pubblico una vera esperienza sensoriale che si svilupperà durante gli atti dell’opera.
E poi Tosca di Puccini dal 31 marzo al 2 aprile, nell’allestimento del Teatro del Maggio musicale fiorentino, che vedrà tornare Fiorenza Cedolins nel ruolo della protagonista.
Dall’11 al 15 aprile il primo dei tre balletti in programma, Trittico contemporaneo, coreografie di Jiri Kylian, Johann Inger e Matteo Levaggi, musiche di Michael Nyman, Mozart, Ravel e Arvo Pärt, con l’Orchestra e il Corpo di ballo del Teatro Massimo. Un nuovo allestimento del Teatro Massimo per quel che riguarda la coreografia di Levaggi, accanto all’allestimento del Nederlands Dans Theater per le coreografie di Kylian e Inger.
Il 27 il 28 aprile il primo dei progetti speciali: il regista Pippo Delbono reinterpreterà il capolavoro di Bach Passione secondo Giovanni in forma scenica, un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro dell’Opera di Roma e il Teatro San Carlo di Napoli, una grande e impegnativa prova per l’Orchestra e il Coro del Teatro. Direttore Ignazio Maria Schifani, il cast è di specialisti del barocco.
Dal 27 maggio al primo giugno Werther di Jules Massenet, nuovo allestimento del Teatro Massimo in coproduzione con Auditorio de Tenerife che vede il ritorno di Francesco Meli, tenore italiano di fama mondiale. Direzione affidata a Omer Meir Wellber che torna a Palermo a distanza di tre anni dall’ultimo concerto al Massimo.
Dal 16 al 19 luglio secondo appuntamento con il balletto, al Teatro di Verdura, e questa volta è Giselle nell’allestimento del Teatro San Carlo di Napoli, coreografia di Ricardo Nunez, protagonista Svetlana Zacharova.
Dal 19 al 27 settembre ancora un grande evento, e questa volta è l’opera Midsummer night’s dream di Benjamin Britten. Per la prima volta arriva a Palermo uno dei capolavori di Britten, in un allestimento di grande successo proveniente da Valencia. Il regista, di fama mondiale, è Paul Curran; il direttore è Daniel Cohen, che così consolida il suo rapporto con Palermo. Il cast, di altissimo livello, è di specialisti del repertorio inglese.
Dal 13 al 22 ottobre la star Angela Gheorghiu nel ruolo di protagonista nell’Adriana Lecouvreur., in un tandem di lusso con Fiorenza Cedolins. Per la diva Gheorghiu si tratta del debutto a Palermo e del ritorno in Italia. Un cast di altissimo livello con Fabio Sartori che torna al Massimo dopo Attila e Nicola Alaimo che debutta il ruolo di Michonnet. I costumi delle due protagoniste saranno realizzati in esclusiva da Ungaro che prosegue così la collaborazione con il Teatro Massimo. Alla direzione il grande Daniel Oren. Allestimento del Teatro sociale di Como.
Il 3 e il 4 novembre un’altra chicca di stagione. Ed è il nuovo allestimento di Superflumina di Salvatore Sciarrino in occasione dei 70 anni del grande compositore palermitano, che verrà festeggiato in tutto il mondo. La platea del Teatro diventerà luogo dell’azione scenica. Regista il giovanissimo Rafael Villalobos, parte di una nuova generazione di talenti per la musica contemporanea.
Si continua con il secondo dei progetti speciali, una prima rappresentazione assoluta: una commissione del Teatro Massimo, del Teatro La Fenice di Venezia, dell’Orchestra sinfonica nazionale della Ra di Torino, del Teatro San Carlo di Napoli, de I Teatri Reggio Emilio. Ed è, il 10 novembre, #Madreincerta di Marco Paolini, regista e voce recitante. Uno spettacolo dedicato al futuro, sul rapporto tra tecnologia e natura. Solista d’eccezione, Mario Brunello.
Ultima opera in programma, L’Italiana in Algeri di Rossini, dal 23 al 30 novembre, la ripresa di un allestimento storico del Teatro Massimo. Sul podio Paolo Carignani, direttore abituale al Met, Zurigo, Monaco, Parigi, Vienna. Protagonista Marianna Pizzolato, che dopo aver portato il suo cavallo di battaglia in tutto il mondo, lo debutta finalmente a Palermo. Con lei il veterano Simone Alaimo per festeggiare una carriera quarantennale.Si chiude dal 17 al 28 dicembre con il balletto La bella addormentata con la coreografia di Matteo Levaggi, nuova creazione per il Teatro Massimo.
Grandi appuntamenti anche per la stagione sinfonica, che vedrà nomi come Maurizio Pollini e Ludovico Einaudi, e che si aprirà il 4 febbraio con un evento nell’evento, un doppio concerto di cui sarà protagonista Thomas Quasthoff, artista straordinario che dopo una carriera lirica oggi è apprezzatissimo cantante jazz. Alle 20.30 sarà la voce recitante nel capolavoro romantico Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn (direttore Gabriele Ferro, alla guida di Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Teatro Massimo), alle 22.30 il protagonista di un insolito jazz concert. La sua voce straordinaria vincerà ancora una volta sulla disabilità fisica.
Il 7 marzo Sinfonia fantastica, direttore Ingo Metzmacher, il 27 aprile Passione secondo Giovanni di Pippo Delbono, il 4 maggio Rach 2 con il concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 18 di Sergej Rachmaninov e la Sinfonia n.5 di Sergej Prokof’ev. Il 12 maggio l’evento che celebrerà i vent’anni della riapertura del Teatro, avvenuta nel 1997 con il concerto diretto da Claudio Abbado dopo 23 anni di chiusura. Sarà eseguita la Seconda Sinfonia, Resurrezione, di Gustav Mahler. Gabriele Ferro guiderà l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo e voci importantissime come quelle di Rachel Harnisch, tra le predilette di Claudio Abbado e di Marianna Pizzolato.
Il 4 giugno In paradisum, musica di Brahms, Part, Fauré, direttore Piero Monti; il 10 giugno Orlando barocco, musiche di Haendel e Vivaldi con l’Orchestra nazionale barocca dei conservatori italiani, un progetto sostenuto dal dipartimento per la Formazione superiore e la Ricerca del Miur. Dal 30 settembre al primo ottobre, dopo la maratona Satie e quella Beatles degli anni scorsi, una maratona dedicata a Chopin. Ventiquattro ore di musica ininterrotta del grande compositore che vedranno alternarsi pianisti nel foyer del Teatro. Nei due giorni della maratona, due concerti – naturalmente con musiche di Chopin – diretti da Daniel Cohen, pianista Lucas Geniusas.
Il 9 ottobre si ripete anche per la stagione sinfonica #Madreincerta di Marco Paolini, il 25 novembre arriva al Teatro – fuori abbonamento e in collaborazione con l’associazione siciliana Amici della musica – Maurizio Pollini, il più grande pianista italiano, leggenda mondiale.
Ancora un grande evento il 3 dicemnre con Ludovico Einaudi. Si conclude il 7 dicembre con un concerto con musiche di Ravel diretto da Gabriele Ferro.
A fronte di produzioni di livello sempre crescente che comportano un importante sforzo economico del Teatro, restano stabili i prezzi degli abbonamenti (il costo va da 725 euro del turno prime ai 37,50 euro del turno S1 riservato agli studenti). E nasce un nuovo tipo di abbonamento, chiamato “gold”, che comprende il turno prime e la sinfonica a un prezzo molto conveniente e un abbonamento speciale destinato agli Under 35 che godranno di una speciale scontisctica sia sul turno prime delle opere e dei balletti che sui concerti.
Ancora crescente l’impegno sul fronte innovazione. Nonostante il Teatro Massimo sia già all’avanguardia per le sue dirette web e social, il 2017 segnerà un ulteriore passo avanti in questo campo con immagini a 360 gradi e più telecamere per far vivere al meglio le emozioni dell’opera anche via internet. Per essere aggiornati sulla stagione è appena nata la nuova App (disponibile gratuitamente nell’App Store di Apple e nel Play Store di Google) che consente di essere sempre aggiornati sulla programmazione e sulle offerte grazie al calendario eventi, sincronizzato in tempo reale col sito teatromassimo.it. Inoltre dà la possibilità di acquistare biglietti online grazie al collegamento con Tickeone. Grazie alla geolocalizzazione è possibile lasciarsi guidare da un’apposita funzione, dedicata prevalentemente ai turisti, per raggiungere piazza Verdi. La app è stata realizzata in versione IOS e Android. Per la prima volta quasi il 45 per cento dei biglietti di Butterfly sono stati venduti on line e non al botteghino.