Mercoledì 9 giugno doppio appuntamento “extra moenia” per il Teatro Massimo: nel pomeriggio, presso il Teatro Donizetti di Bergamo, avrà luogo la cerimonia di consegna del XXIX Premio “Abbiati”assegnato dall’Associazione Nazionale Critici Musicali a “Bianco Rosso e Verdi” (Categoria iniziativa dell’anno 2009), una nuova produzione del Massimo realizzata da Francesco Micheli, andata in scena lo scorso autunno per la rassegna “La Scuola va al Massimo” inaugurando una serie di iniziative del Teatro legate alle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Qualche ora dopo, agli antipodi, debutterà invece il nuovo allestimento dell’opera “La fanciulla del West” coprodotto dal Teatro Massimo con la San Francisco Opera, con la regia di Lorenzo Mariani e le scene di Maurizio Balò. Lo spettacolo arriverà a Palermo il prossimo 10 dicembre, giorno del centenario dell’opera.
Questi due importanti momenti segnano la vita culturale del teatro palermitano: il primo infatti suggella un percorso cominciato tre anni fa con “Il piccolo Mozart”, proseguito con “W Gianni Schicchi” e adesso legato al nome di Giuseppe Verdi in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, rappresentando un nuovo modo di successo di proporre il repertorio operistico agli studenti che attraverso queste originali attività al mattino hanno scoperto il mondo dell’opera e riempiono numerosissimi (circa mille) un turno di abbonamento (S2) alla Stagione principale.
Questa la motivazione per il Premio: “Sul doppio canovaccio che intreccia la storia della conquistata identità di popolo italiano nell’Ottocento, col parallelo racconto della vita di Verdi letta attraverso ampi stralci dalle opere (selezionati e adattati da Giovanni D’Aquila), lo spettacolo unisce musicisti del Teatro con numerosi cori nati all’interno delle scuole di primo e secondo grado della città, con un gesto di politica culturale capillare, e particolarmente meritevole in questo contesto urbano, iscritto nel più ampio disegno di iniziative denominate “La scuola va al Massimo”.
Bianco Rosso e Verdi: saga tricolore di una nazione in corso è uno spettacolo ispirato alla vita di Giuseppe Verdi per raccontare, attraverso la sua musica, la storia del nostro paese; un allestimento che fa vivere il teatro in una dimensione totalmente diversa dal solito: l’azione nasce al centro della sala, in cui è costruita un inedito palcoscenico sul quale si muovono gli artisti che rimangono vicini agli spettatori, sistemati non in platea ma nei palchi del Teatro.Tale progetto è stato inserito anche nell’ambito delle celebrazioni nazionali per i 150 anni dell’Unità d’Italia (1861–2011), promosse dal Comitato interministeriale con il supporto dell’Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio, ed è stato segnalato sui materiali stampa dalla presenza del logo ufficiale, recante tre bandiere tricolore simbolo degli altrettanti giubilei nazionali (1911, 1961 e 2011).
Lo spettacolo verrà ripreso al Teatro Massimo nell’autunno 2011.
Altre emozioni giungono invece con il debutto di una importante coproduzione, la prima del Massimo con un teatro statunitense, la San Francisco Opera cui si aggiunge anche l’Opéra Royal de Wallonie di Liegi. Un segnale importante di fiducia nella qualità produttiva del Massimo da parte di un ambiente teatrale – quello americano – che non realizza con frequenza coproduzioni. La San Francisco Opera è la più antica del continente Americano: l’operazione è stata accolta con grande attenzione e calore dal pubblico e dalla critica che ha affollato in questi gironi i numerosi incontri di preparazione al debutto. La presenza del Tetro Massimo a San Francisco è stata anche al centro della Festa della Repubblica del 2 giugno organizzata nella città californiana dal Console generale per oltre 400 ospiti, mentre una conferenza stampa aperta anche ad operatori turistici e appassionati dell’opera ha animato il giorno dopo l’attività dell’Istituto Italiano di Cultura di San Francisco. Ospiti d’onore il sovrintendente del Teatro Massimo Antonio Cognata e il direttore artistico Lorenzo Mariani.
Questa coproduzione segna l’intenso percorso di affermazione internazionale intrapreso dal Teatro Massimo sia con la organizzazione di tournée all’estero (Giappone 2007 e Finlandia 2009) sia con la realizzazione di importanti coproduzioni con teatri italiani prima, con prestigiose vetrine internazionali adesso: appena un mese fa a Bruxelles ad esempio ha debuttato l’altra importante coproduzione della Stagione 2010, “Don Quichotte” di Jules Massenet con la regia di Laurent Pelly che a Palermo si vedrà a ottobre.
Per ulteriori informazioni e fotografie, utilizzare l’indirizzo email: stampatm@teatromassimo.it
Palermo, 8 giugno 2010 f.t.
Il Premio Nazionale della Critica Musicale “Franco Abbiati” è stato istituito nel 1981, col patrocinio dell’amministrazione comunale di Bergamo e per l’appassionata volontà progettuale di Filippo Siebaneck allora presidente dell’Azienda Autonoma di Turismo, come momento di riflessione e di analisi sulla vita musicale italiana. Intitolato al bergamasco Franco Abbiati per quarant’anni titolare della rubrica musicale del Corriere della sera, il Premio “Franco Abbiati” è un riconoscimento attribuito ai protagonisti delle singole annualità artistiche. Numerosi i pluripremiati nell’albo d’oro: oltre ai teatri, i direttori Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Riccardo Muti, Zubin Mehta, Danielel Gatti, i registi Luca Ronconi e Graham Vick, i registi–scenografi Pier Luigi Pizzi e Hugo De Ana, i pianisti Radu Lupu e Maurizio Pollini, i cantanti Anna Caterina Antonacci e Samuel Ramey, gruppi cameristici e compositori per la “novità italiana assoluta”. Le scelte rigorose e indipendenti della giuria hanno fatto guadagnare al Premio Abbiati crescente credibilità. Accanto alle segnalazioni di merito assoluto il Premio ha svolto un ruolo attivo nella segnalazione di giovani talenti e di iniziative di particolare significato politico–culturale. Così i critici italiani hanno sottolineato, e talvolta svelato, il ruolo di piccole realtà locali, autentica ricchezza della vita musicale italiana, e si sono impegnati a segnalare il lavoro spesso isolato e silenzioso di personaggi non riconosciuti. Dando voce a operatori artistici, didatti, editori, maestri (non solo di musica), fatti e manifestazioni che pur non avendo ruoli istituzionali hanno saputo indirizzare in senso autenticamente culturale la vita musicale del nostro paese.
Dal 2007 il Premio Abbiati gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e dal 2008 dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
L’Associazione Nazionale Critici Musicali è nata nel 1986, tra i musicologi e i professionisti dell’informazione musicale che dal 1980 si raccoglievano in libera assemblea per il Premio della critica musicale “Franco Abbiati”. L’Associazione, autofinanziata, conta oggi circa cento iscritti: alla presidenza si sono avvicendati Duilio Courir (dal 1987 al 1993), Leonardo Pinzauti (dal 1993 al 1996) e Angelo Foletto.