Oggi lunedì 1 aprile alle ore 11.30 è andato in scena al Teatro Massimo di Palermo L’aria della libertà: L’Italia di Piero Calamandrei, spettacolo di Nino Criscenti e Tomaso Montanari, con musiche di Alfredo Casella, Mario Castelnuovo-Tedesco, Paul Hindemith, Olivier Messiaen, Maurice Ravel, Dmitri Šostakovic, Igor Stravinsky eseguite da Luca Cipriano al clarinetto, Francesco Peverini al violino, Valeriano Taddeo al violoncello e Marco Scolastra al pianoforte.
Accolto dal sindaco Leoluca Orlando, presidente della Fondazione Teatro Massimo, Tomaso Montanari, giornalista, scrittore, storico dell’arte, ha ricostruito in scena le “fughe” – non gite di piacere, ma vere e proprie evasioni alla ricerca disperata di quell’aria di libertà che, nelle città, era stata sostituita dal “falso tripudio” del regime – che Piero Calamandrei organizzava durante il ventennio fascista in compagnia dei maggiori esponenti dell’antifascismo e della cultura italiana del Novecento: Luigi Russo, Pietro Pancrazi, Alessandro Levi, Benedetto Croce e molti altri. Le visite di uno dei padri della nostra Costituzione ai luoghi perduti delle campagne toscane e laziali erano anche l’occasione per la formazione, dai pensieri e dal confronto, dell’idea di un’Italia nuova. Attraverso scatti e documenti inediti, lettere, fotografie e diari, Montanari ha ricostruito la particolare controscena di un cruciale momento storico. Ad accompagnarlo, un organico d’eccezione che ha sottolineato il racconto con l’esecuzione dal vivo di capolavori della musica da camera dell’epoca.
Una coproduzione Accademia Filarmonica Romana, Amici della Musica di Foligno e Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, in collaborazione con Istituto Luce e Biblioteca Archivio Piero Calamandrei.
Angela Fodale