Diploma alla Scala, solista a Palermo, esperienze a Roma: è un palermitano “di ritorno”. Il presidente della Fondazione, Leoluca Orlando: “Questa città dà occasioni per tornare”. Il sovrintendente Giambrone: “Siamo tra i 5 teatri lirici italiani a mantenere una formazione stabile”.
 
È un palermitano “di ritorno” il nuovo coordinatore del Corpo di ballo del Teatro Massimo: Marco Bellone, 34 anni, studi alla Scala dove si è diplomato nel 2000, nel 2000 al Maggio musicale fiorentino sotto la direzione di Federic Olivieri, dal 2001 al 2005 al Massimo come ballerino e poi dal 2003 al 2011 al Balletto di Roma con tournée in Italia e all’estero e più di centotrenta spettacoli all’anno, e infine dal 2011 a oggi maitre de ballet e assistente alle coreografie sempre a Roma e in giro per l’Europa. Collaborazioni con Desmond Richardson, Raffaele Paganini, André De La Roche, Kledi Kadiu, Bellone si è anche specializzato in danza contemporanea all’Aterballetto di Reggio Emilia.

Adesso il “ritorno a casa”, ad assumere la guida di una formazione artistica dove, dal 2016, il suo ruolo sarà affiancato a quello di un coreografo residente che cambierà ogni anno. Stamattina l’accoglienza calorosa del Corpo di ballo e la presentazione alla stampa con il sovrintendente Francesco Giambrone, il direttore artistico Oscar Pizzo, il direttore operativo Giorgio Pace. “Sono felice di questa nuova avventura – dice Bellone – anche perché me la offre il Teatro della mia città, quello in cui ho lavorato per quattro anni molto importanti per la mia vita professionale e per la mia carriera. Penso di portare qui a Palermo coreografi affermati nel panorama nazionale e internazionale, ma anche di dare l’opportunità a danzatori del Corpo di ballo di trovare il loro spazio in qualità di coreografi all’interno di alcuni spettacoli, un modo per crescere tutti”.
“Bellone è un palermitano che torna a casa dopo avere arricchito la sua esperienza fuori – dice Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente della Fondazione Teatro Massimo – una parabola che ci dice quanto questa città sappia riconoscere e accogliere i propri figli di talento, e quanto in questa città ci siano anche occasioni per tornare e non soltanto per andare via”.

Il Teatro Massimo è uno dei cinque Teatri lirici di tutta Italia che ha scelto di mantenere un Corpo di ballo stabile nonostante la necessaria politica di austerità. “La scelta più facile – dice il sovrintendente Giambrone – sarebbe stato chiuderlo e risparmiare, come molti altri hanno fatto, chiamando danzatori esterni secondo le necessità della stagione. Noi abbiamo deciso di mantenerlo, pur nella consapevolezza che dobbiamo fare il massimo all’interno dei rigorosi paletti dettati dal  piano di risanamento. Il Corpo di ballo è costituito da 6 elementi stabili e da tersicorei con contratti a tempo determinato che da anni lavorano per il Teatro. Questa struttura fino alla conclusione del piano di risanamento, nel 2016,  non potrà cambiare, così come non sarà possibile raggiungere i livelli di produttività che vorremmo e che abbiamo l’obiettivo di raggiungere a partire dal 2017.  Sia mo comunque  convinti che il Teatro Massimo non possa non avere un Corpo di ballo così come ha un’Orchestra e un Coro, e l’arrivo di Marco Bellone è il primo passo verso il rilancio”.

Secondo il direttore artistico, Oscar Pizzo, “con l’arrivo di Bellone si completa la squadra del Teatro, finalmente siamo a regime. Voglio ringraziare il sovrintendente per essersi assunto e avere rispettato quest’impegno, ma voglio ringraziare anche il Corpo di ballo che ha saputo attendere con fiducia”.
 
 
Palermo, 10 marzo 2015
Laura Anello, responsabile delle Relazioni con la stampa