Festival Nuove Musiche, domani alle 20.30 “A Floresta” di Luigi Nono. In collegamento video il musicologo Luigi Pestalozza.

Domani, venerdì 27 alle 20.30, un nuovo grande appuntamento al Teatro Massimo di Palermo (Sala Onu), con il Festival “Nuove Musiche”, dedicato ai linguaggi del contemporaneo e collegato idealmente con le Settimane internazionali di Nuova musica che, negli anni Sessanta, resero Palermo protagonista del dibattito musicale e culturale. Sarà eseguita “A Floresta é jovem e cheja de vida”, di Luigi Nono, del 1965, un lavoro portante all’interno dell’opera del compositore, dal quale verrà la linfa vitale per molte composizioni successive, con il suo impegno e la partecipazione alle lotte anti-imperialiste di quegli anni.

A presentare A Floresta sarà in collegamento video Luigi Pestalozza, musicologo autore di testi fondamentali sul Novecento musicale, che è stato amico di Nono e una delle colonne portanti del modernismo militante degli anni ’60 in Italia e in Europa, affiancato dal compositore Antonio Doro al Conservatorio di Sassari.

Un’opera che permette di interrogarsi su sperimentalismo e avanguardia.

Umberto Eco, tornando a considerare l’operato del Gruppo ’63 a quarant’anni di distanza, distingueva tra sperimentalismo, che “è devozione all’opera singola”, e l’avanguardia, che “agita una poetica, rinunciando per amor suo alle opere, e produce piuttosto manifesti, mentre lo sperimentalismo produce l’opera e solo da essa estrae o permette poi che si estragga una poetica. Lo sperimentalismo tende a una provocazione interna al circuito dell’intertestualità, l’avanguardia a una provocazione esterna, nel corpo sociale”.

A Floresta è anche un’opera in un certo senso effimera, tanto che è stata trascritta in partitura solo nel 1998, con un complesso lavoro filologico basato sugli appunti del compositore e le registrazioni delle esecuzioni. “Vogliono incendiare la foresta e farci uscire allo scoperto, ma non possono distruggerla perché la foresta è giovane e piena di vita”.

A FLORESTA 
Luigi Nono
A Floresta é jovem e cheja de vida (1965)
Con un contributo di Luigi Pestalozza (in video), introduzione di Antonello Doro 
Soprano Maria Chiara Chizzoni
Clarinetto Marco Salvaggio
Attori Stefania Blandeburgo, Germana Di Cara, Luigi Tabita
Lastre Gaspare Renna, Alessio Giuseppe Magnanimi, Gabriele Fuschi, Francesco Bruno, Francesco Barone
Regia del suono Giuseppe Rapisarda