Il grande Barry Douglas al pianoforte, sul podio il vincitore del Salzburg Festival Award
 
In programma il Concerto n.1, l’Eroica e un’Aria mai eseguita a Palermo. Cinque appuntamenti fino al 2 aprile con i 6 concerti per pianoforte e orchestra e alcune sinfonie.
 
 
Al pianoforte c’è Barry Douglas, il primo europeo non russo della storia a vincere il primo premio assoluto al Concorso Caikovskij di Mosca, la più famosa competizione pianistica mondiale. Sul podio Maxime Pascal, il giovane trionfatore dell’ultimo Nestlé Salzburg Festival Young Conductors Award 2014, concorso tra i più prestigiosi per direttori d’Orchestra. Saranno questi due fuoriclasse, domani 5 marzo alle 20.30, con il soprano Maria Chiara Chizzoni e l’Orchestra del Teatro Massimo, i protagonisti del primo appuntamento con il ciclo integrale di Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven. Cinque serate, da domani al 2 aprile, per riascoltare con grandi interpreti i sei concerti del grande compositore, alcune celebri sinfonie, e qualche gemma poco conosciuta.

Si comincia con due capolavori, il Concerto n.1 in Do Maggiore op. 15 e l’Eroica (Sinfonia n.3 in Mi bemolle maggiore), e un’opera mai eseguita a Palermo e di rarissima esecuzione in Europa: l’Aria Fliesse, Wonnezähre, fliesse, dalla Cantata per l’incoronazione dell’imperatore Leopoldo II WoO 88. Un’opera composta nel 1790, in occasione della morte dell’imperatore Giuseppe II e dell’ascesa al trono asburgico del fratello e successore Leopoldo II. Mai eseguita durante la vita del compositore, il manoscritto venne alla luce in una vendita all’asta nel 1844 e fu inserito nel catalogo delle opere di Beethoven come WoO 88. L’aria Fliesse, Wonnezähre, fliesse (“sgorga, pianto di gioia”) è il primo dei tre numeri in cui si articola la composizione ed è considerata da Giovanni Carli Ballola “la più brillante e monumentale Aria che Beethoven abbia mai scritto”.
Il Concerto n.1 in Do maggiore op.15, primo a essere stato pubblicato tra i concerti, fu eseguito per la prima volta in pubblico nell’ottobre 1798 a Praga, e nell’aprile del 1800 anche a Vienna, all’epoca capitale dell’impero asburgico e della musica europea. Un’opera scritta per essere portata in tournée da Beethoven, all’epoca impegnato ad affermarsi come virtuoso pianista. Il primo movimento ha un carattere militaresco, dovuto all’incipit deciso del primo tema. E si trova proprio qui il fil rouge che lo lega alla sinfonia Eroica, forse la più celebre delle 9 Sinfonie di Beethoven. Com’è noto, composta in onore a Napoleone e a lui dedicata in un primo momento, con il titolo Bonaparte.
 
Maxime Pascal, figlio d’arte, ha iniziato giovanissimo lo studio di pianoforte e violino. Nel 2005 è stato ammesso al Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse di Parigi dove ha studiato composizione, analisi musicale e orchestrazione, e si è iscritto alla classe di direzione di F. X. Roth. Nel 2008, ancora studente, è stato tra i fondatori dell’orchestra Le Balcon, che prende il nome dal lavoro di Genet e integra la musica ad una avanzata tecnologia del suono. Dal 2013 ha diretto Le Balcon all’Athénée Théâtre Louis-Jouvet in Ariadne auf Naxos, in un video spettacolo di Pierrot Lunaire, in The Rape of Lucretia e più di recente in Le Balcon di Eötvös. La sua passione per le opere di Stockhausen lo ha portato a lavorare a Colonia con Suzanne Stephens e Kathinka Pasveer. Ha diretto inoltre l’Orchestre National de Lille, la Salzburg Camerata, le orchestre sinfoniche di Baden-Baden e di Friburgo, la Munich Chamber Orchestra e l’Orchestra giovanile Gustav Mahler. È stato invitato tra gli altri ai festivali di Strasburgo, Salisburgo e Saint-Denis, alla Folle Journée de Nantes, all’Ars Musica Festival di Bruxelles, al Festival de Pâques di Deauville, a Villa Medici a Roma. Dal 2012 è sponsorizzato dalla Fondation Orange. Dal 2010 è artista in residenza della Fondazione Singer-Polignac. Nel marzo 2014 è stato il primo francese a ottenere il Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award.
 
La carriera internazionale di Barry Douglas inizia con la medaglia d’oro al Concorso ?aikovskij di Mosca nel 1986. Nel 1999 fonda la Camerata Ireland, orchestra da camera composta esclusivamente da musicisti irlandesi sia del Nord che del Sud. È direttore artistico del Clandeboye Festival e dei Castletown Concerts. Come solista ha tenuto concerti con la London Symphony Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Cincinnati Symphony, Singapore Symphony, la Filarmonica di Duisburg, Ulster Orchestra, la BBC Symphony Orchestra, Seattle Symphony Orchestra, Czech National Symphony, Bruxelles Philharmonic, Shanghai Symphony, Baltimore Symphony, Hong Kong Philharmonic, Dresdner Philharmonie e numerose altre orchestre. Esegue regolarmente tournées di recital in Europa, Stati Uniti e Russia. Tra i numerosi CD registrati nel corso della sua carriera spiccano l’integrale dei Concerti di Beethoven con la Camerata Ireland e per Sony/BMG Primo e Terzo Concerto di Rachmaninov con la Russian National Orchestra e Evgeny Svetlanov. Sono in fase di registrazione il Concerto di Penderecki con la Filarmonica di Varsavia diretta da Antoni Wit per Naxos e Concerto-Soirée di Nino Rota con la Filarmonica ’900 diretta da Gianandrea Noseda per Chandos. Futuri progetti con Chandos includono le opere complete di Brahms e Schubert. Nel 2002 ha ricevuto l’Ordine dell’Impero Britannico (OBE).
 
Maria Chiara Chizzoni dopo gli studi ai Conservatori di Mantova e di Parma inizia la carriera giovanissima cantando all’Arena di Verona, per il Teatro Massimo di Palermo, all’Opera di Roma, al Petruzzelli di Bari e in prestigiosi festival in Francia, Spagna, Germania. Tra le opere interpretate L’elisir d’amore, Don Pasquale, Lucia di Lammermoor, Rigoletto, La cambiale di matrimonio, Così fan tutte, Il telefono, Die Fledermaus  con direttori e registi quali Maag, Martin, Corti, Crivelli, Desderi, Montarsolo. All’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha eseguito il Magnificat di Petrassi diretto da Pappano, i Carmina Burana di Orff diretti da Meister e la Water Passion di Tan Dun sotto la direzione del compositore.

 
Palermo, 4 marzo 2015
Laura Anello, responsabile delle Relazioni con la stampa