ANM Palermo, Teatro Massimo di Palermo, Fondazione Vittorio Occorsio e Fondazione Progetto Legalità organizzano a Palermo il 12 novembre una giornata particolare di riflessione nell’anno di commemorazione del trentennale delle stragi mafiose del 1992, in cui morirono Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, e le loro scorte.
L’idea che ha spinto gli organizzatori è stata la volontà di sensibilizzare le nuove generazioni a tener viva la memoria degli eroi della lotta alla criminalità tramite l’unione, da un lato, del ricordo dei magistrati e della riflessione sulle odierne sfide della lotta all’illegalità; dall’altro, della particolare forza evocativa dell’arte e della bellezza, come risposta alla frattura sociale causata dai grandi attentati mafiosi e terroristici.
Il programma prevede in primo luogo l’intitolazione dell’Aula Bunker ai giudici Falcone e Borsellino, alla presenza del Presidente della Repubblica. Interverranno Matteo Frasca (Presidente della Corte di Appello di Palermo), Lia Sava (Procuratore Generale di Palermo), Clelia Maltese (Presidente ANM Palermo), David Ermini (Vicepresidente del CSM) e il Ministro della Giustizia Carlo Nordio.
A seguire, sempre nell’Aula Bunker, si svolgerà il convegno “Quando l’arte si fa strumento di legalità”, che affronterà il tema di come le arti (musica, teatro, arti figurative, poesia) e la bellezza possano servire da stimolo alla ricostituzione del patto sociale, rotto dai terribili attentati stragisti. Il convegno sarà presentato da Antonio Balsamo (Presidente del Tribunale di Palermo) e Maurizio de Lucia (Procuratore della Repubblica di Palermo). Dopo l’introduzione di Giovanni Canzio (Presidente emerito della Corte di Cassazione), interverranno Leonardo Agueci (già Procuratore aggiunto di Palermo), Dario Olivieri (storico della musica), Marida Dentamaro (Presidente Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari), Emauele Arciuli (Pianista), Marco Tutino (Compositore), Alessandra Dino (Prof.ssa di Sociologia della devianza Università di Palermo), Marco Betta (Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo), Davide Camarone (scrittore e giornalista).
Coordineranno i lavori Melina Decaro (già vicesegretaria generale della Presidenza della Repubblica, ora segretaria generale della Fondazione Vittorio Occorsio) e Giovanni Salvi (già Procuratore Generale della Corte di Cassazione e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Vittorio Occorsio). Le conclusioni saranno affidate a Giovanni Melillo (Procuratore Nazionale Antimafia), Luigi Salvato (Procuratore Generale della Corte di Cassazione) e Pietro Curzio (Primo Presidente della Corte di Cassazione).
Il convegno sarà anche il modo di introdurre gli spettatori alla fase finale della giornata: l’esecuzione, al Teatro Massimo di Palermo, del Requiem per le vittime della mafia, opera di sette compositori contemporanei da tutt’Italia, fra cui Marco Betta e Marco Tutino che ne fu promotore nel ‘92, con testo di Vincenzo Consolo. Il Requiem è stato eseguito per la prima volta nella Cattedrale di Palermo il 27 marzo 1993 e non è stato mai più replicato da allora se non – trent’anni dopo – a Bari, nel Conservatorio Niccolò Piccinni, nel giugno di quest’anno.
I destinatari di quest’opera sono principalmente i giovani: parteciperanno, infatti, oltre 1.200 studenti di tutta la Sicilia coinvolti in progetti di legalità, oltre alle autorità civili, religiose e militari della città, a cominciare dal Sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Gli organizzatori intendono ripetere questa giornata ogni anno in una diversa città d’Italia: nel 2023 sarà la volta di Firenze, città che fu teatro nel 1993 della strage di via dei Georgofili. Le autorità cittadine e l’ANM di Firenze saranno presenti alla giornata palermitana per il passaggio di testimone.
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Ufficio stampa
Alessia Capelletti a.capelletti@capelletti-moja.com
Marina Nocilla marinanocilla@gmail.com