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Amihai Grosz

Biografia

Viola

Dapprima membro fondatore del Jerusalem Quartet, poi prima viola dei Berliner Philharmoniker (ruolo che riveste tuttora) e apprezzato solista.
Dopo lo studio del violino, a 11 anni è passato alla viola. Ha studiato con David Chen a Gerusalemme, con Tabea Zimmermann a Francoforte e a Tel Aviv con Haim Taub. Già giovanissimo ha ottenuto borse di studio e premi ed è stato membro del Gruppo di Giovani Musicisti del Jerusalem Music Center.
Come solista ha collaborato con direttori di fama quali Zubin Mehta, Tugan Sokhiev, Klaus Mäkelä, Ariel Zukermann, Daniel Barenboim, Sir Simon Rattle, Alexander Vedernikov e Lionel Bringuier. Si è esibito accompagnato da orchestre quali quella della Radio Finlandese, la Filarmonica di Varsavia, Nazionale Danese, della Radio Svedese e l’Orchestra da Camera di Zurigo. Nel campo della musica da camera collabora con artisti quali Yefim Bronfman, Mitsuko Uchida, Daniel Hope, Eric Le Sage, Janine Jansen, Julian Steckel, Daishin Kashimoto e David Geringas.
Gli impegni principali della stagione 2022/23 sono i concerti con la Liszt Chamber Orchestra, con la Filarmonica de Gran Canaria e Beatriz Fernandez e con la Musikalische Akademie di Mannheim e Ingo Metzmacher, tra gli altri. Nell’inverno 2023 farà un lungo tour in Giappone, con concerti con la NHK Symphony Orchestra e Tugan Sokhiev, da primo violino con la Aichi Chamber Orchestra e da solista. Eseguirà il Concerto per viola di Martinu con la direzione di Sir Simon Rattle e i Berliner Philharmoniker. Nell’estate 2023 eseguirà al Festival du Verbier la Sinfonia Concertante con Janine Jansen. Nell’ambito di un progetto di musica da camera tornerà ad esibirsi alla Elbphilharmonie di Amburgo, alla Tonhalle di Zurigo, alla Kammermusiksaal della Filarmonica di Berlino e al Concertgebouw di Amsterdam. Sono inoltre previste collaborazioni e tournée con Emmanuel Pahud, Anneleen Lenaerts, il Modigliani Quartett, Nathalia Milstein e Made in Berlin.
Nella stagione 2021/22 è stato nominato direttore artistico del Festival internazionale di musica da camera di Utrecht.
Suona una viola di Gasparo da Salò del 1570, concessagli a vita da una collezione privata.

Biografia

Contralto

Contralto tedesco, ha studiato canto presso la Hochschule für Musik und Theater di Amburgo.
Ha fatto parte dell’ensemble dell’Opera di Zurigo.
Il suo repertorio wagneriano comprende ruoli quali: Erda (Tokyo Spring Festival, Royal Opera House Covent Garden); Magdalene in Die Meistersinger von Nürnberg (Opéra de Paris, Festival di Bayreuth); Flosshilde, Grimgerde e Prima Norna (Der Ring des Nibelungen) e Voce dall’alto (Parsifal) per il Festival di Bayreuth. Ha inoltre interpretato la Terza Dama nel Flauto Magico di Mozart al Festival di Salisburgo sotto la direzione di Nikolaus Harnoncourt e Storgè (Jephtha di Händel) all’Opera Nazionale Olandese diretta da Ivor Bolton.
Come concertista si esibisce con orchestre tra cui: Berliner Philharmoniker, Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, Zurich Tonhalle Orchestra e la Bamberger Symphoniker, in sedi importanti come la Elbphilharmonie di Amburgo o la Musikverein di Vienna e nei principali festival europei, tra i quali Lucerna, Salisburgo e Schleswig-Holstein.
Ha lavorato con direttori d’orchestra come: Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Daniel Harding, Philippe Jordan, Marc Minkowski e Kent Nagano.
Il suo repertorio concertistico comprende la Passione secondo Matteo e l’Oratorio di Natale di J. S. Bach, il Requiem di Mozart, le Sinfonie n. 2 e n. 3, Das Lied von der Erde e i Kindertotenlieder di Mahler, oltre ai GurreLieder di Schönberg.

Biografia

Direttore d'orchestra

È considerato uno dei direttori più interessanti della sua generazione.
È invitato da tutte le orchestre del mondo, soprattutto per il repertorio romantico austro-tedesco, da Richard Wagner e Richard Strauss a Alexander von Zemlinsky, Franz Schrecker ed Erich Wolfgang Korngold, ma si dedica con uguale passione a tutto il repertorio, da Mozart ai contemporanei.
Noto e molto apprezzato per l’approccio cameristico alle opere che dirige, ama e sa bene come usare le infinite possibilità sonore di una grande orchestra sinfonica, conservando sempre il suono intimo delle formazioni da camera.
Il suo lavoro è stato riconosciuto e premiato numerose volte: con OPUS KLASSIK come “Direttore dell’anno” per la Sirenetta di Zemlinsky con l’Orchestra Filarmonica Neerlandese (Pentatone) e nella categoria “Best Opera Recording of the 20th/21st century” per Das Wunder der Heliane di Korngold alla Deutsche Oper di Berlino (Naxos). È cavaliere dell’Ordine del Leone dei Paesi bassi e ha ricevuto il “Prix d’Amis” dell’Opera Nazionale Olandese. È stato nominato al Grammy Awards nella categoria “migliore incisione operistica” per Wozzeck di Berg; durante la sua direzione musicale l’Opera Nazionale Olandese è stata nominata “Teatro d’Opera dell’anno”-
Nella stagione 2022/23 sarà ospite dei teatri di Berlino, Amsterdam e Zurigo, dirigerà, fra le altre, l’Orchestra Giovanile Tedesca, la Filarmonica di Seoul, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la Konzerthausorchester di Berlino.

Biografia

Direttore orchestra formazioni giovanili

Consegue il diploma di Trombone con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Musica "A. Corelli" di Messina e il diploma superiore di musica presso la "Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo", dove oltre ai corsi ordinari di trombone, frequenta il "Corso di formazione per Direttori d'orchestra" tenuto dai Maestri V. Garbarino e A. Ceccato, partecipando alla Master finale tenuta dal Maestro C. M. Giulini.

Contemporaneamente prosegue gli studi di direzione d'orchestra con J. Mezsaros e G. A. Gavazzeni. Studia presso la "Scuola di Paleografia e Filologia Musicale" di Cremona e si specializza in musica antica sotto la guida del trombettista americano E. H. Tarr.

Vincitore di audizione, ha collaborato regolarmente per nove anni come Primo Trombone con "l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia". È stato invitato ad esibirsi come solista da importanti Orchestre tra le quali: l'Orchestra Nazionale di Cracovia, la London Sinfonietta, l'Orchestra Nazionale dell'Accademia di Santa Cecilia. Cinque le produzioni discografiche come solista. Ha collaborato per anni alla registrazione di colonne sonore per il cinema e ha registrato come solista, accompagnato dall'Orchestra Nazionale dell'Accademia di Santa Cecilia, la raccolta discografica: Io, Ennio Morricone. Dal 1993 occupa il ruolo di Primo Trombone presso l'Orchestra della Fondazione Teatro Massimo di Palermo e dal 1996 è Direttore dell'Ensemble Ottoni e Percussioni del Teatro Massimo di Palermo.

È Direttore artistico del Teatro Comunale "Giuseppe Lena" di Cammarata.

Biografia

Direttore d'orchestra

A Napoli, città in cui è nato, studia pianoforte con Vincenzo Vitale, diplomandosi con lode nel Conservatorio di San Pietro a Majella. Prosegue gli studi al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, sotto la guida di Bruno Bettinelli e Antonino Votto, dove consegue il diploma in Composizione e Direzione d’orchestra.

Nel 1967 la prestigiosa giuria del Concorso “Cantelli” di Milano gli assegna all’unanimità il primo posto, portandolo all’attenzione di critica e pubblico. L’anno seguente viene nominato direttore musicale del Maggio Musicale Fiorentino, incarico che manterrà fino al 1980. Già nel 1971, però, Muti viene invitato da Herbert von Karajan sul podio del Festival di Salisburgo, inaugurando una felice consuetudine che lo ha portato, nel 2020, a festeggiare i cinquant’anni di sodalizio con la manifestazione austriaca. Gli anni Settanta lo vedono alla testa della Philharmonia Orchestra di Londra (1972-1982), dove succede a Otto Klemperer; quindi, tra il 1980 e il 1992, eredita da Eugene Ormandy l’incarico di direttore musicale della Philadelphia Orchestra.

Dal 1986 al 2005 è direttore musicale del Teatro alla Scala: prendono così forma progetti di respiro internazionale, come la proposta della trilogia Mozart-Da Ponte e la tetralogia wagneriana. Accanto ai titoli del grande repertorio trovano spazio e visibilità anche altri autori meno frequentati: pagine preziose del Settecento napoletano e opere di Gluck, Cherubini, Spontini, fino a Poulenc, con Les dialogues des Carmélites che gli hanno valso il Premio “Abbiati” della critica. Il lungo periodo trascorso come direttore musicale dei complessi scaligeri culmina il 7 dicembre 2004 nella trionfale riapertura della Scala restaurata dove dirige l’Europa riconosciuta di Antonio Salieri.

Eccezionale il suo contributo al repertorio verdiano; ha diretto Ernani, Nabucco, I Vespri Siciliani, La Traviata, Attila, Don Carlos, Falstaff, Rigoletto, Macbeth, La Forza del Destino, Il Trovatore, Otello, Aida, Un ballo in Maschera, I Due Foscari, I Masnadieri. La sua direzione musicale è stata la più lunga nella storia del Teatro alla Scala.

Nel corso della sua straordinaria carriera Riccardo Muti dirige molte tra le più prestigiose orchestre del mondo: dai Berliner Philharmoniker alla Bayerischer Rundfunk, dalla New York Philharmonic all’Orchestre National de France, alla Philharmonia di Londra e, naturalmente, i Wiener Philharmoniker, ai quali lo lega un rapporto assiduo e particolarmente significativo e con i quali si esibisce al Festival di Salisburgo dal 1971. Invitato sul podio in occasione del concerto celebrativo dei 150 anni della grande orchestra viennese, Muti ha ricevuto l’Anello d’Oro, onorificenza concessa dai Wiener in segno di speciale ammirazione e affetto. Dopo il 1993, 1997, 2000, 2004 e 2018, nel 2021 ha diretto per la sesta volta i Wiener Philharmoniker nel prestigioso Concerto di Capodanno a Vienna. Per questa registrazione, nell’agosto 2018 ha ricevuto il Doppio Disco di Platino in occasione dei suoi concerti con la stessa orchestra al Festival di Salisburgo.

Nell’aprile del 2003 viene eccezionalmente promossa in Francia una “Journée Riccardo Muti”, attraverso l’emittente nazionale France Musique che per 14 ore ininterrotte trasmette musiche da lui dirette con tutte le orchestre che lo hanno avuto e lo hanno sul podio, mentre il 14 dicembre dello stesso anno dirige l’atteso concerto di riapertura del Teatro “La Fenice” di Venezia. La “Giornata Riccardo Muti” è stata riproposta da Radio France il 17 maggio 2018, in concomitanza con il concerto diretto dal Maestro all’Auditorium de la Maison de la Radio.

Nel 2004 fonda l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” formata da giovani musicisti selezionati da una commissione internazionale, fra oltre 600 strumentisti provenienti da tutte le regioni italiane.

La vasta produzione discografica, già rilevante negli anni Settanta e oggi impreziosita dai molti premi ricevuti dalla critica specializzata, spazia dal repertorio sinfonico e operistico classico al Novecento. L’etichetta discografica che si occupa delle registrazioni di Riccardo Muti è la RMMUSIC (www.riccardomutimusic.com).

Il suo impegno civile di artista è testimoniato dai concerti proposti nell’ambito del progetto “Le vie dell’Amicizia” di Ravenna Festival in alcuni luoghi “simbolo” della storia, sia antica che contemporanea: Sarajevo (1997), Beirut (1998), Gerusalemme (1999), Mosca (2000), Erevan e Istanbul (2001), New York (2002), Il Cairo (2003), Damasco (2004), El Djem (2005), Meknes (2006), Roma  (2007), Mazara del Vallo (2008), Sarajevo (2009), Trieste (2010), Nairobi (2011), Ravenna (2012), Mirandola (2013), Redipuglia (2014), Otranto (2015), Tokyo (2016), Teheran (2017), Kiev (2018), Atene (2019), Paestum (2020), Erevan (2021), i santuari mariani di Lourdes e Loreto (2022), Jerash e Pompei (2023), con il Coro e l’Orchestra Filarmonica della Scala, con l’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino, con i “Musicians of Europe United”, formazione costituita dalle prime parti delle più importanti orchestre europee, e recentemente con l’Orchestra Cherubini.

Tra gli innumerevoli riconoscimenti conseguiti da Riccardo Muti nel corso della sua carriera si segnalano: Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e la Grande Medaglia d’oro della Città di Milano; la Verdienstkreuz della Repubblica Federale Tedesca; la Legione d’Onore in Francia (già Cavaliere, nel 2010 il Presidente Nicolas Sarkozy lo ha insignito del titolo di Ufficiale) e il titolo di Cavaliere dell’Impero Britannico conferitogli dalla Regina Elisabetta II. Il Mozarteum di Salisburgo gli ha assegnato la Medaglia d’argento per l’impegno sul versante mozartiano; la Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna, la Wiener Hofmusikkapelle e la Wiener Staatsoper lo hanno eletto Membro Onorario, mentre lo stato d’Israele lo ha onorato con il premio “Wolf” per le arti. Nel 2018, in occasione del Concerto dell’Amicizia, il Presidente Petro Poroshenko gli ha conferito l’Ordine al Merito dell’Ucraina. Lo stesso anno ha ricevuto il Praemium Imperiale per la Musica, prestigiosissima onorificenza giapponese conferitagli a Tokyo il 23 ottobre.

Oltre 20 le lauree honoris causa che Riccardo Muti ha ricevuto dalle più importanti università del mondo.

Ha diretto i Wiener Philharmoniker nel concerto che ha inaugurato le celebrazioni per i 250 anni dalla nascita di Mozart al Großes Festspielhaus di Salisburgo. La costante e ininterrotta collaborazione tra Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker nel 2020 ha raggiunto i 50 anni. A Salisburgo, per il Festival di Pentecoste, a partire dal 2007 insieme all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha affrontato un progetto quinquennale mirato alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio musicale, operistico e sacro, del Settecento napoletano.

Da settembre 2010 a giugno 2023 è stato Direttore Musicale della prestigiosa Chicago Symphony Orchestra e al termine di questo mandato l’Orchestra lo ha nominato Direttore Musicale Emerito a Vita.

Nel 2010 è stato nominato in America “Musician of the Year” dalla importante rivista “Musical America”. Nel febbraio 2011, in seguito all’esecuzione e registrazione live della Messa da Requiem di Verdi con la CSO, il Maestro Riccardo Muti vince la 53° edizione dei Grammy Award con due premi: Best Classical Album e Best Choral Album. In marzo 2011, Riccardo Muti è stato proclamato vincitore del prestigioso premio Birgit Nilsson 2011 che gli è stato consegnato il 13 ottobre a Stoccolma alla Royal Opera alla presenza dei Reali di Svezia, le loro Maestà il Re Carl XVI Gustaf e la Regina Silvia. A New York in aprile 2011 ha ricevuto l’Opera News Award. In maggio 2011 è stato assegnato a Riccardo Muti il Premio “Principe Asturia per le Arti 2011”, massimo riconoscimento artistico spagnolo, consegnato da parte di sua Altezza Reale il Principe Felipe di Asturia a Oviedo nell’autunno successivo. Nel luglio 2011 è stato nominato membro onorario dei Wiener Philharmoniker e in agosto 2011 Direttore Onorario a vita del Teatro dell’Opera di Roma. Nel maggio 2012 è stato insignito della Gran Croce di San Gregorio Magno da Sua Santità Benedetto XVI. Nel 2016 ha ricevuto dal governo giapponese la Stella d’Oro e d’Argento dell’Ordine del Sol Levante. Nell’agosto 2021 ha ricevuto la più alta onorificenza che lo Stato Austriaco conferisce a chi non ricopre incarichi istituzionali, Alta Onorificenza in Oro all’Onore per Meriti per la Repubblica. A ottobre 2021 è stato nominato Membro Onorario Straniero dell’Accademia delle Arti di Russia.

Nel luglio 2015 si è realizzato il desiderio del Maestro Muti di dedicarsi ancora di più alla formazione di giovani musicisti: la prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy per giovani direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti si è svolta al Teatro Alighieri di Ravenna e ha visto la partecipazione di giovani talenti musicali e di un pubblico di appassionati provenienti da tutto il mondo. Obiettivo della Riccardo Muti Italian Opera Academy è quello di trasmettere l’esperienza e gli insegnamenti di Riccardo Muti ai giovani musicisti e far comprendere in tutta la sua complessità il cammino che porta alla realizzazione di un’opera.
Alla prima edizione, dedicata a Falstaff, hanno fatto seguito le Academy su La Traviata nel 2016 (anche a Seoul, oltre che a Ravenna), Aida nel 2017, Macbeth nel 2018, Le nozze di Figaro nel 2019, Rigoletto a marzo 2019 per la prima Italian Opera Academy a Tokyo, Cavalleria rusticana e Pagliacci nel 2020, Macbeth nuovamente a Tokyo ad aprile 2021, Nabucco nel dicembre 2021 a Milano, per la prima volta in collaborazione con Fondazione Prada, la Messa da Requiem di Verdi a Ravenna nel dicembre 2022 e Un ballo in maschera a Tokyo nel marzo 2023.

Biografia

Soprano

È la vincitrice del I Premio del Concorso Internazionale di Canto Spazio Musica 2021, del I Premio del Concorso Lirico Internazionale Rita Gorr 2022 e del Respighi Prize 2023. Alumna dell’Israeli Opera Meitar Studio Program, del Calgary Opera Emerging Artist Program e del Rebanks Family Fellowship & International Performance Residency Program presso la Glenn Gould School del Royal Conservatory di Toronto. Si è laureata alla Buchman-Mehta School of Music dell’Università di Tel-Aviv e ha ricevuto le borse di studio dell’America Israel Cultural Foundation, della Buchman-Mehta e della Eli Leon, nonché le sponsorizzazioni della Sir Jack Lyons Charitable Trust e della Azrieli Foundation.
Ha debuttato con il ruolo di Regina della Notte in Die Zauberflöte, produzione della Komische Oper Berlin con regia di Barrie Kosky, all’Israeli Opera e con il ruolo di Najade in Ariadne auf Naxos al Teatro Comunale di Bologna, spettacolo coprodotto dal Teatro Massimo di Palermo e dal Teatro La Fenice di Venezia con la regia di Paul Curran. Nella stagione 2022/23 ha cantato la Regina della Notte alla Volksoper di Vienna, sotto la direzione di Omer Meir Wellber, e Olympia in Les Contes d’Hoffmann e Regina della Notte al Gärtnerplatztheater di Monaco di Baviera.
Tra i suoi impegni passati figurano esibizioni all’Opera di Israele, alla Koerner Hall, alla Canadian Opera Company, alla Canadian Broadcasting Corporation, all’Eilat Chamber Music Festival, all’Abu-Gosh Music Festival, al 21C New Music Festival, al Toronto Jewish Music Festival, al Festival Spazio Musica, all’Opera di Calgary, con l’Orchestra Sinfonica di Richmond, l’Orchestra Sinfonica di Gerusalemme, l’Orchestra Sinfonica di Haifa, l’Orchestra Sinfonica di Ra’anana, l’Orchestra Sinfonica di Rishon-LeZion, l’Orchestra da Camera dell’Accademia di Toronto e il Glenn Gould New Music Ensemble. Ha registrato per la Disney Pictures la versione ebraica de La Bella e la Bestia (2017) ed è l’ideatrice del Progetto di Solidarietà Musicale, in collaborazione con la RAI, che coinvolge 500 musicisti e 55 teatri d’opera e istituzioni culturali in tutto il mondo come risposta musicale alla pandemia globale.

Biografia

Flauto

Biografia

Soprano

È uno dei più giovani soprani del panorama lirico internazionale.
Diplomata in Canto Lirico al Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo con lode e menzione, è vincitrice di concorsi internazionali come As.li.co. e il Clip di Portofino.
Ha avviato la sua carriera debuttando al Teatro Massimo di Palermo, alla Scala di Milano, al Colón di Buenos Aires, alla Staatsoper di Vienna, per citarne alcuni.
Tra i suoi debutti più importanti si è distinta tra le più giovani interpreti della Regina della notte in Die Zauberflöte alla Staatsoper di Vienna. Ha vestito i panni di Lauretta in Gianni Schicchi nel film di Damiano Michieletto. Il suo debutto nel ruolo di Gilda è avvenuto con la regia di Leo Nucci e la direzione di Placido Domingo. È stata Oscar in Un ballo in maschera al Teatro alla Scala, Leïla in Les pêcheurs de perles al Teatro Colón di Buenos Aires, Musetta ne La bohème a dicembre 2021 al Teatro Massimo di Palermo e per l’apertura di stagione del Festival Puccini 2023.

Biografia

Controtenore

È oggi considerato uno dei maggiori interpreti del repertorio barocco. Dedicandosi assiduamente a ricerche sulla prassi esecutiva del canto antico lavora per riportare alla luce il repertorio vocale dei cantanti castrati, ricostruendo carriere e stili interpretativi dei più importanti virtuosi dell’epoca. Diplomato in canto e violoncello al Conservatorio di Firenze, sotto la guida di Gianni Fabbrini e Donatella Debolini.

Collabora con numerosi ensemble specializzati nel repertorio antico, come Complesso Barocco, Les Talens Lyriques, Collegium 1704, Concerto Koln, Accademia Bizantina, Ensemble Matheùs, Kammerorchester Basel, Accademia Montis Regalis, La Venexiana, Divino Sospiro, Auser Musici, Cappella Mediterranea, Bach Consort Wien, Ensemble Nereydas; e direttori tra i quali Ottavio Dantone, Diego Fasolis, Václav Luks, Christophe Rousset, David Stern, Jordi Savall, Antonio Florio, Fabio Biondi, Thomas Hengelbrock, Javier Ulises Illán, Ruben Jais, Enrico Onofri e Alan Curtis.

Tra i numerosi ruoli handeliani ricordiamo il ruolo del titolo di Giulio Cesare al Theater Hagen e Tolomeo a Versailles e Beaune, Unulfo (Rodelinda) al Festival di Cracovia, Ottone (Agrippina) al Theater an der Wien, Demetrio (Berenice) ad Halle, Dardano (Amadigi) a Zurigo e il ruolo del titolo di Lucio Silla. Ha cantato Caino nell’oratorio Il primo omicidio di Scarlatti con Jaroussky al Mozarteum di Salisburgo e a Montpellier, Ottone nell’Incornazione di Poppea di Monteverdi diretto da Spinosi al Liceu di Barcelona e al Teatro Colón di Buenos Aires, Endimione ne La Calisto di Cavalli diretto da Rousset a Strasburgo e Tamerlano nel Bajazet di Gasparini al Barga Festival. 

Tra i debutti recenti: Le Zite ‘ngalera di Vinci alla Scala di Milano, La finta pazza (Achille) di Sacrati con García Alarcón a Versailles,  Goffredo in Rinaldo di Händel a Tours e Il Tamerlano di Vivaldi al Theater an der Wien, a Barcelona e in tournée italiana diretto da Dantone. Nella stagione 2023/2024 citiamo Medarse nel Siroe di Händel a Karlsruhe e Ruggiero nell’Orlando furioso di Vivaldi diretto da  Sardelli a Ferrara e Modena. Diretto da Dantone, sarà Ottone nell’Agrippina di Handel a Parigi, Achilla nel Cesare in Egitto di Giacomelli al Festival di Innsbruck.