Sovrintendente e direttore artistico
Marco Betta è nato ad Enna nel 1964. Grazie ad Eliodoro Sollima intraprende gli studi di composizione e sotto la sua guida si diploma al Conservatorio di Palermo. Successivamente frequenta i corsi di perfezionamento tenuti a Firenze da Armando Gentilucci e a Città di Castello da Salvatore Sciarrino.
È docente di Composizione al Conservatorio di Palermo, professore di Teoria e Tecnica della colonna sonora alla Luiss Creative Business Center a Roma e membro del Consiglio dei Garanti dell’Università Kore di Enna. Dal 2014 è Accademico di Santa Cecilia.
Dal 1988 al 1993 è stato Coordinatore del Centro di Documentazione della musica Contemporanea del CIMS di Palermo. Dal 1992 è stato consigliere di amministrazione e in seguito, dal 1994 fino al 2002, ha ricoperto l’incarico di direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo che riapre il 12 maggio 1997 dopo 23 anni di chiusura. Dal 1995 al 2000 è stato membro della Commissione Musica della Siae ed in seguito vice Presidente della Commissione Lirica. È stato consigliere di amministrazione del Conservatorio di Palermo dal 2001 al 2004 e dal 2005 al 2011 membro del Consiglio Accademico della stessa Istituzione.
Nel mese di giugno 2020 è stato consulente della riprogrammazione artistica del Teatro Massimo di Palermo e dal mese di gennaio 2021 ricopre la carica di direttore Artistico.
Nel febbraio del 2022 è stato nominato sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo di Palermo.
Come compositore esordisce nel 1982 al Festival Spazio Musica di Cagliari. Nascono così una serie di lavori per strumento solo, per ensemble da camera come In ombra d’amore ballata per viola (1988) e Maiores umbræ per 5 strumenti (1989) con le quali inizia la sua collaborazione con la casa editrice Ricordi. La sua musica viene trasmessa ed eseguita in molti paesi d’Europa, negli Stati Uniti, Canada, ex Unione Sovietica, Argentina e Brasile. In Italia riceve inviti e commissioni da enti e festival come il Teatro Alla Scala, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l’Accademia Chigiana di Siena, l’Arena di Verona, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Roma, l’Orchestra Regionale Toscana.
Nel 1993 su invito di Marco Tutino partecipa alla composizione del Requiem per le vittime della mafia con Lux aeterna su testo di Vincenzo Consolo. Attivo anche nel cinema e nella prosa compone la musica per i film Il Manoscritto del Principe (2000), Viaggio segreto (2007) e Viva la libertà (2013) con la regia di Roberto Andò, Maria Montessori (2007), Aldo Moro il Presidente (2008) e Le cose che restano (2010) con la regia di Gianluca Tavarelli, Con gli occhi di un altro (2010) con la regia di Antonio Raffaele Addamo.
Ha composto opere liriche e lavori di teatro musicale tra i quali Sabaoth e Sammael (1995) opera da camera su testo di Giovanni Carli Ballola, Bellini, ultime luci opera in un atto su testo di Dario Oliveri (1996), Radio favole, opere radiofoniche su testo di Oliviero La Stella (1997), Averroè opera in un atto su testo di Daniele Martino (1999), Il concerto dei gatti opera da camera in un atto da le Fiabe lunghe un sorriso di Gianni Rodari (2000), Nevebianca opera da camera su testo di Giovanni Maniscalco Basile (2001), Il fantasma nella cabina (2002) e Il mistero del finto cantante e Che fine ha fatto la piccola Irene? (2003) su testo di Andrea Camilleri e libretto di Rocco Mortelliti, Sette storie per lasciare il mondo, opera per musica e film con Roberto Andò (2006), Natura viva, opera in un atto su testo di Ruggero Cappuccio (2010), Almanacco delle morti presunte su testo di Roberto Alajmo (2012).
Nel 2004 compone le musiche per la colonna sonora della mostra internazionale dedicata al Perugino, ed insieme al comunicatore pubblicitario Ferruccio Barbera realizza la colonna sonora per le mostre Magazzini siciliani, Extra Moenia di Velasco, e per la campagna pubblicitaria della Regione Sicilia “Gran Tour” 2005. In seguito collabora con Placido Domingo che interpreta all’Arena di Verona in mondovisione la sua composizione Corone di pietra aria per tenore, coro e orchestra su testo di Daniele Martino.
Tra i suoi ultimi lavori Il quadro nero opera per musica e film con Roberto Andò da Renato Guttuso e Andrea Camilleri, rappresentata il 7 febbraio 2015 al Teatro Massimo di Palermo, l’opera Notte per me luminosa su testo di Dario Oliveri dedicata all’ Orlando furioso di Ludovico Ariosto andata in scena al Teatro di Modena il 2 dicembre 2016, le musiche per i film Paolo Borsellino essendo stato (2016) di Ruggero Cappuccio, Veleni (2017) di Nadia Baldi, Una storia senza nome (2018) di Roberto Andò e le opere inchiesta Le Parole Rubate (2017) e I Traditori (2019) di Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo.
Le sue musiche sono edite da Ricordi Milano e Casa Musicale Sonzogno.