Questa mattina il sovrintendente Francesco Giambrone, con il presidente Leoluca Orlando e i componenti del cdi – Leonardo Di Franco, Daniele Ficola, Enrico Maccarone e Anna Sica – hanno promosso un incontro con tutti i lavoratori del Teatro che hanno affollato la Sala grande del Massimo.
È stata la prima occasione di riunione collettiva – una novità sottolineata e apprezzata da tutti – per intraprendere un dialogo costruttivo fra dirigenza e dipendenti volto alla condivisione di progetti e obiettivi per il futuro della Fondazione; un dialogo aperto e sensibile condiviso anche dalle organizzazioni sindacali, con le quali sono già stati intrapresi gli incontri di rito.
Desiderio del Sovrintendente e dell’organo gestionale è stato proprio quello di ascoltare le voci di tutti i lavoratori: molti gli interventi dopo l’introduzione del Sovrintendente su problematiche, progetti e idee ma anche tanti complimenti e felicitazioni per il ritorno di Francesco Giambrone alla guida del Teatro dopo dodici anni.
Moltissimi i temi toccati dai tanti che hanno preso la parola in un clima sereno e con una attenzione altissima per oltre tre ore, fra cui il rilancio del teatro come nucleo di produzione culturale, il piano industriale, l’aumento della produzione, la riduzione del personale, l’assottigliamento dei reparti, il recupero delle presenze di pubblico per gli spettacoli e di turisti anche quelli che semplicemente vengono a visitare il monumento.
“Il Teatro Massimo – ha ribadito il Sovrintendente Giambrone – ha tutti gli strumenti per essere un Teatro d’eccellenza e distinguersi nel panorama internazionale. Ci sono dei prerequisiti sui quali non si discute: la qualità artistica della produzione e i conti in ordine; su questi è necessario costruire un progetto che sto elaborando e che poi condividerò con tutti, basato anche sul forte senso di appartenenza che tutti i lavoratori hanno per questa magnifica “casa” d’opera, perché qui siamo una famiglia grande e solida come in pochi altri casi nel mondo, e questa è un’enorme potenzialità. Il Teatro Massimo costituisce una formidabile occasione di sviluppo per l’intera città per questo dobbiamo riuscire a tenerlo sempre più aperto, ad aumentare la produzione a dare risalto a tutti i settori. Un primo concreto segnale? Questo stesso incontro e l’apertura della cancellata centrale dalla quale si accede alla scalinata, per non creare cesure con la piazza, per permettere a tutti di avvicinarsi, di sostare e conoscere il monumento vivendolo ogni giorno sempre di più con tutti noi”.
Al termine dell’incontro è intervenuto il Sindaco e Presidente della Fondazione Leoluca Orlando che ha ribadito la centralità del Massimo nel progetto generale di riqualificazione della città della quale è simbolo indiscusso e riconosciuto, nonché l’importanza che rivestono i lavoratori del Massimo con le loro specificità uniche e il valore del loro impegno.
Palermo, 23 luglio 2014 (f.t.)