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Ultima recita ieri al Teatro Massimo di Palermo per Rigoletto diretto da Stefano Ranzani con la regia di John Turturro. Le otto recite hanno visto il Teatro Massimo quasi sempre sold out, con un indice medio di riempimento della sala del 93,7%, e accoglienza entusiastica per tutti i cast. In particolare le due rappresentazioni interpretate da Leo Nucci (che in questa occasione ha vestito i panni di Rigoletto per la cinquecentocinquantesima volta) hanno registrato per il grande baritono vere e proprie ovazioni, con un pubblico osannante che ha chiesto e ottenuto il bis di “Sì vendetta, tremenda vendetta”, accolto da un’esplosione di applausi che hanno interrotto lo spettacolo per diversi minuti; due serate che hanno rinnovato i miti vocali dell’età d’oro del melodramma italiano, con più di dieci minuti di applausi e standing ovation al termine dello spettacolo. Per Leo Nucci il plauso anche del Coro e dell’Orchestra, che si è alzata in piedi per omaggiarlo; ad attenderlo all’ingresso artisti alla fine dell’ultima recita i ragazzi della scuola media Garibaldi di Enna, venuti per assistere allo spettacolo e che, emozionati, hanno chiesto fotografie e autografi agli interpreti, intonando anche alcuni brani dell’opera.
Ma l’entusiasmo del pubblico ha premiato tutti i cantanti in occasione di ogni recita – con molti abbonati che sono tornati in teatro per poter ascoltare tutti. Apprezzatissimo il direttore Stefano Ranzani, a 25 anni dal suo debutto palermitano, così come gli altri due interpreti del ruolo del titolo, George Petean, acclamato alla prima, e Amartuvshin Enkhbat, giovane promessa del canto giunto dalla Mongolia, che sarà a Palermo nel 2019 per Pagliacci. Maria Grazia Schiavo e Ruth Iniesta erano entrambe al debutto nel ruolo di Gilda; la Iniesta, tornata a Palermo dopo il debutto di aprile nei Puritani, con grande generosità ha cantato tutte le ultime quattro recite, sostituendo la collega ammalata, mentre nel 2019 la attende un nuovo debutto palermitano ne La traviata. Nel ruolo del Duca di Mantova i due tenori Stefan Pop, che tra poco sarà di nuovo a Palermo per La bohème, e Ivan Ayon Rivas, appena venticinquenne, che alla prima ha prontamente sostituito Giorgio Berrugi cantando il ruolo del Duca per tre recite consecutive. Già conosciuti e amati dal pubblico palermitano anche Luca Tittoto (Sparafucile) e Martina Belli (Maddalena). Grande apprezzamento anche per le scene di Francesco Frigeri, costruite nei laboratori del Teatro Massimo di Brancaccio, per i costumi settecenteschi di Marco Piemontese e per le luci di Alessandro Carletti. Impegnati nella produzione il Coro del Teatro Massimo diretto da Piero Monti, l’Orchestra e il Corpo di ballo con le coreografie di Giuseppe Bonanno.
Il presidente della Fondazione Leoluca Orlando ha espresso il suo apprezzamento a tutti gli artisti e in modo particolare a Leo Nucci, che si augura di rivedere presto a Palermo. Il sovrintendente Francesco Giambrone ha aggiunto che il Teatro Massimo si conferma con questo Rigoletto come un teatro che ama proporre lo sguardo di grandi artisti internazionali – spesso, come Turturro, al debutto in campo lirico – e proporre al proprio pubblico grandissimi cantanti e giovani interpreti che proprio a Palermo conoscono i primi successi.
In occasione della prima, che aveva visto la presenza di ospiti accorsi al Teatro Massimo per assistere al debutto nella regia d’opera di John Turturro (tra gli altri il direttore generale dello Spettacolo dal vivo del Ministero dei Beni Culturali e i sovrintendenti di cinque altre fondazioni liriche italiane), RAI Cultura ha prodotto una registrazione video dello spettacolo, che sarà trasmessa su RAI5 giovedì 25 ottobre alle ore 21.15. Nel cast che sarà proposto dalla RAI cantano George Petean (Rigoletto), Maria Grazia Schiavo (Gilda), Ivan Ayon Rivas (Duca di Mantova), Luca Tittoto (Sparafucile) e Martina Belli (Maddalena).
Angela Fodale