The Fifth Symphony and the Fifth Concerto with extraordinary performers.

Press Release, Palermo March 27 2015

They are among Beethoven’s masterpieces and among the immortal pages of the history of Western music. They are Beethoven’s Fifth Concerto for piano and orchestra, “Emperor”, and the Fifth Symphony, the “Symphony of Destiny”, which tomorrow evening, Saturday 28 March at 8.30 pm, will be protagonists at the Teatro Massimo in Palermo with exceptional performers, fourth appointment of the cycle that the Theater is dedicating to the composer. The pianist, Jean-Efflam Bavouzet, is considered by international critics to be among the most interesting on the contemporary scene. Winner of the prestigious Gramophone Awards 2014 in the concert category for piano and orchestra, several times Artist of the Year for prestigious magazines such as International Classical Music Awards, Diapason and Gramophone.

Full press release in Italian below.

Il direttore, Daniel Cohen, è stato assistente principale di Gustavo Dudamel alla Los Angeles Philarmonic  e  assistente a Lucerna di Pierre Boulez e di Daniel Baremboim alla West-Eastern Diwan Orchestra, la famosa Orchestra composta di artisti israeliani e mediorientali. È stato appena nominato direttore stabile della prestigiosa Deutsche Oper di Berlino.

Il Concerto n. 5 in Mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 73 “Imperatore” composto nel 1809, è dedicato all’arciduca Rodolfo d’Asburgo, al quale Beethoven aveva già dedicato il precedente Concerto n. 4. Il titolo “Imperatore” fu imposto al Concerto dal pianista Cramer. Secondo Giorgio Pestelli «si presenta come un riassunto del “Concerto pianistico beethoveniano”, un riassunto che ne contempla la vicenda da un punto di vista superiore, dove i soggetti e i drammi, per quanto veementi, emergono come frammenti, ricordi, e subito vengono relativizzati da commenti e diversioni di esperienze diverse».

La Sinfonia n. 5 in Do minore op. 67,  composta tra il 1807 e il 1808, è tra i brani più presenti nell’immaginario popolare: i drammatici accordi con i quali si apre – tre note velocemente ribattute che cadono una terza sotto per il quarto accordo, il tutto immediatamente ripetuto una seconda volta un tono più sotto – rappresenterebbero, nelle parole dello stesso Beethoven, “il destino che bussa alla porta”. Il destino, nel caso di Beethoven, era la sordità che lo isolava sempre più dalla società e dal suo pubblico, ostacolandolo nella composizione e impedendogli di eseguire in pubblico le proprie opere. Infatti Beethoven non eseguì mai al pianoforte il Concerto n. 5 in pubblico, diversamente da quanto aveva fatto con gli altri concerti, proprio perché non era più in grado di suonare insieme all’orchestra.

In programma domani sera anche la Cantata in Re maggiore per coro e orchestra op. 112, basata sule due poesie scritte da Goethe, Meeresstille e Glückliche Fahrt,  (Calma di mare e Viaggio felice) pubblicate insieme da Schiller nell’Almanacco delle Muse del 1796. Beethoven compose la Cantata nel 1815, e inviò subito la partitura a Goethe, per il quale nutriva una profonda ammirazione. Sentimento che purtroppo non era ricambiato: le annotazioni di Goethe che riguardano Beethoven non riconoscono la genialità del compositore. 

BEETHOVEN PIANO CONCERTS
I sei concerti per pianoforte e orchestra

Quinto concerto – Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Meeresstille und glückliche Fahrt Cantata in Re maggiore per coro e orchestra op. 112 
Concerto n. 5 in Mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 73 “Imperatore”
Sinfonia n. 5 in Do minore op. 67 

Direttore Daniel Cohen 
Pianoforte Jean-Efflam Bavouzet
Maestro del Coro Piero Monti

Orchestra e Coro del Teatro Massimo

Sabato 28 marzo 2015, ore 20.30