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Debutto trionfale per La Traviata in Giappone, dodici minuti di applausi. Orlando agli artisti: “Portate alto il nome di Palermo nel mondo”. Tributo per la protagonista Desirée Rancatore, allestimento ispirato alla Belle Epoque.
Dodici minuti di applausi per il debutto de La Traviata all’Act City Center di Hamamatsu, prima tappa della tournée in Giappone del Teatro Massimo di Palermo. Il Teatro, gremito di pubblico in ogni ordine di posti e di molti giovani, ha tributato un grande omaggio all’Orchestra, al direttore Ivan Ciampa, a Desirée Rancatore, star palermitana, protagonista nel ruolo di Violetta.
E agli artisti e alle maestranze impegnate in Giappone Leoluca Orlando, presidente della Fondazione Teatro Massimo e sindaco di Palermo, ha inviato un caloroso messaggio di auguri: “Auguri di buon lavoro a tutti voi – scrive – artisti ospiti, professori d’orchestra, artisti del coro, tersicorei, tecnici e staff che con questa grande presenza internazionale del Teatro state contribuendo in maniera significativa a portare alto il nome della nostra Città e la grande tradizione musicale di cui il nostro Paese è testimone. Il Teatro Massimo rappresenta oggi, nel panorama internazionale, una delle istituzioni più interessanti, dinamiche, attive e prestigiose”.
“Una grande emozione – commenta a caldo Desirée Rancatore – avevo già sentito tante volte il calore e l’entusiasmo del pubblico del Giappone ma questa è la prima volta che vengo qui con il mio Teatro, il Teatro Massimo di Palermo”.
Grande soddisfazione da parte del sovrintendente Francesco Giambrone: “Grandi complimenti a tutti quelli che hanno reso possibile questo successo, sabato raggiungeremo gli artisti e i tecnici per gli spettacoli a Tokyo”.
Le scene sono firmate dal grande Francesco Zito e da Antonella Conte, e sono un omaggio alla Belle époque di Palermo e ai suoi grandi interpreti: gli imprenditori Florio e Ducrot e il geniale architetto Ernesto Basile, che realizzò il Teatro Massimo. “Abbiamo pensato – spiega Zito, che è di origine palermitana – che sarebbe stato bello portare in Giappone un’opera prodotta dal Teatro Massimo che rappresentasse questa grande epoca di Palermo. Nel primo atto la scalinata è ispirata a quella del Villino Florio, nel secondo atto la casa di campagna riproduce fedelmente la serra di Villa Whitaker, nella scena del ballo il boccascena è decorato da un fregio Liberty tratto da una carta da lettere dell’impresa Ducrot. E i tappeti sono riproduzioni stampate su moquette di originali di William Morris. Per me è un po’ la memoria di una città che non ho conosciuto ma che mi è stata trasmessa dalla mia famiglia”.
L’Act City Center è un teatro che può ospitare grandi spettacoli: vanta il quarto palcoscenico più grande del Giappone ed è uno dei simboli della città di Hamamatsu. La “main hall” dove ha debuttato Traviata ha 2336 posti e può ospitare eventi di vario genere: da congressi a grandi concerti e opere teatrali. I meccanismi del palcoscenico, le luci e l’equipaggiamento sonoro sono infatti regolati da un sistema di controllo informatizzato di ultima generazione.
Domani giorno di riposo per i circa 150 artisti e tecnici impegnati nella tournée, mentre venerdì è in programma il trasferimento a Nagoya dove alle 18 (11 ora italiana) ci sarà la prova generale di Tosca, che andrà in scena l’indomani.
La tournée è cominciata sabato scorso con la partenza dall’aeroporto Falcone-Borsellino. In prima battuta lo staff e i capi reparto hanno incontrato i colleghi giapponesi. Poi un welcome party organizzato dall’impresario in puro stile giapponese. Il locale di Hamamatsu dove si è svolto si estende in altezza: al primo piano in una saletta staff e cantanti, al secondo e al terzo coro e orchestra e i tecnici che hanno cenato a piedi scalzi su tavolini bassi.
La tournée è organizzata dalla società giapponese Concert Doors, guidata dal general manager Masayuki Kobayashi che da anni invita in Giappone i più importanti teatri internazionali.