Vexations by Satie, the longest concert in the history of music. One hundred pianists for the marathon on July 10th at the Teatro Massimo in Palermo. You can apply to play for a quarter of an hour: from 10pm on the 10th to 10pm on the 11th.

Press Release, Palermo July 8 2015

For the Guinness Book of Records it is the longest concert in the history of music: Vexations by Erik Satie, composed in 1893 and performed for the first time seventy years later, in 1963, by John Cage and a team of pianists at the Pocket Theater in New York for 18 hours and 40 minutes. These are 152 notes written on five staves, repeated 840 times. The duration of the performance varies, according to the interpreters, from 9 to 24 hours. For pianists it is a challenge to the limits of physical performance. In 1969 Richard Toop attempted the feat in Australia but after seventeen hours he was transported to hospital in a hypoglycemic coma. In 1970 Sidney Peter Evans had to stop after the 595th repetition because he was “a victim of hallucinations of a demonic nature”. In 1988 Feliciani performed it alone wearing an electroencephalograph that projected brain and cardiac activity on a giant screen and using a special catheter for diuresis.

Full press release in Italian below.

Venerdì 10 luglio il Teatro Massimo di Palermo lo propone in una formula assolutamente inedita, coinvolgendo cento musicisti che si alterneranno alla tastiera di due pianoforti ogni quarto d’ora.  Si tratta dell’evento di apertura della stagione estiva del Teatro, intitolata “Summerwhere” che si concluderà il 9 agosto. Una maratona che comincerà alle 22 di venerdì 10 luglio per concludersi alla stessa ora dell’indomani: una maratona di 24 ore, una staffetta nel segno della musica che si svolgerà nel foyer del Teatro, aperto liberamente alla città. “Una grande festa collettiva – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – con cui rovesciamo il rapporto tradizionale tra artista e pubblico. Questa volta è il pubblico che viene coinvolto nell’evento, nel suo stesso farsi.  Dopo la trasmissione dell’opera in piazza, questo è un modo per dire, ancora una volta, che il Teatro Massimo vuole abbattere le sue pareti ed essere aperto alla città”. Il Teatro ha quindi chiesto a musicisti di candidarsi per partecipare all’esecuzione collettiva: le candidature sono ancora aperte (rivolgersi a pia.lenglet@teatromassimo.it). “Curiosamente – dice il direttore artistico Oscar Pizzo – c’è stata una corsa a candidarsi nei turni di piena notte, dall’una alle cinque del mattino”.

Si alterneranno al pianoforte musicisti in erba e artisti affermati. Una squadra interna al teatro sarà pronta a intervenire, per tutto il giorno e tutta la notte, per garantire la continuità nel caso in cui ci fosse un “buco” nell’esecuzione. John Cage, il primo interprete di Vexations, al termine della esecuzione scrisse: “Nello Zen è detto: se una cosa vi annoia per due minuti, provate con quattro; se vi annoia ancora, provate con otto, sedici, trentadue minuti e così di seguito. Potrà succedervi che non sia affatto noioso, ma che diventi anche molto interessante”. Ma era stato lo stesso Satie a dare un’indicazione nella partitura: “Per suonare il tema 840 volte di seguito, sarebbe opportuno prepararsi in anticipo, e nel più profondo silenzio, con seriosa compostezza”.