Info
Venerdì 26 febbraio 2021, ore 20:00
Sala Grande
Non vi lasciamo senza musica
Opera in diretta streaming sulla WebTv del Teatro Massimo
Il Teatro Massimo per il progetto ANFOLS
#apertinonostantetutto
Giuseppe Verdi
Ernani
Dramma lirico in quattro parti
Libretto di Francesco Maria Piave
Questo spettacolo è dedicato con affetto e gratitudine a Vincenzo La Scola, indimenticabile Ernani nella edizione del 1999 e straordinario artista che è rimasto nel cuore di tutti noi per la qualità della voce, per la profondità delle interpretazioni e per la generosità dell’uomo e dell’artista.
Direttore Omer Meir Wellber
Mise en espace Ludovico Rajata
Costumi e progetto visivo Francesco Zito
Assistente per il progetto visivo Andrea Fiduccia
Animazione digitale Fabiola Nicoletti
Luci Giuseppe Di Iorio
Maestro del Coro Ciro Visco
Orchestra e Coro del Teatro Massimo
Ideazione e coordinamento televisivo Gery Palazzotto
Regia sonora Manfredi Clemente
Regia televisiva Antonio Di Giovanni
Personaggi e interpreti
Cast
Elvira Eleonora Buratto
Ernani Giorgio Berrugi
Don Carlo Simone Piazzola
Silva Michele Pertusi
Giovanna Irene Savignano
Don Riccardo Carlo Bosi
Jago Andrea Pellegrini (vincitore del premio straordinario offerto dal Teatro Massimo alla 58esima edizione del premio Tenor Viñas)
Galleria
Sullo spettacolo
Rappresentato per la prima volta a Venezia al Teatro La Fenice nel 1844, Ernani fu il primo successo internazionale di Giuseppe Verdi, che appena trentunenne era già l’astro nascente del mondo del melodramma. L’opera è tratta dall’omonimo dramma di Victor Hugo, Hernani, pietra miliare del romanticismo teatrale e letterario francese pubblicato nel 1830, e segna l’inizio della proficua collaborazione di Verdi con Francesco Maria Piave che diventerà da quel momento il suo librettista prediletto.
La trama dell’opera, complessa e articolata, racconta la passione ricambiata di Ernani, il bandito sotto le cui mentite spoglie si nasconde il nobile Don Giovanni d’Aragona, per la giovane Elvira, promessa sposa al vecchio zio Don Ruy Gomez de Silva e amata al contempo perfino dal Re, Don Carlo, futuro Imperatore. Come in ogni dramma che si rispetti, l’entrata in gioco di gelosie, codici d’onore, congiure e vendette implacabili renderà impossibile l’atteso lieto fine e il melodramma si compie nel finale toccando anche corde sensibili in anni risorgimentali.
Photo © Franco Lannino