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Stagione 2024-25 / Opere

Faust

Durata: 180 minuti
Teatro Massimo
Biglietti da € 22,00
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Info

dal 19 al 25 marzo 2025 – Sala Grande, Teatro Massimo
Charles Gounod
FAUST
Libretto di Jules Barbier e Michel Carré, da Faust di Johann Wolfgang von Goethe

Direttore
Frédéric Chaslin (*)
Regia Fabio Ceresa
Assistente alla regia Mattia Agatiello
Scene Tiziano Santi
Assistente alle scene Veronica Lattuada
Costumi Giuseppe Palella

Luci Giuseppe Di Iorio

(*) Il maestro Daniel Oren ha rinunciato a dirigere per motivi di salute.

Personaggi e interpreti

Faust Ivan Ayón Rivas (19, 21, 23) / Arthur Espiritu (20, 22, 25)
Marguerite Federica Guida (19, 21, 23, 25) / Benedetta Torre (20, 22)
Méphistophélès Erwin Schrott (19, 21, 23, 25) / Nicolas Courjal (20, 22)
Valentin Andrew Hamilton (19, 21, 23, 25) / Vinícius Atique (20, 22)
Siebel Anna Pennisi

Wagner Daniele Muratori Caputo
Marthe Natalia Gavrilan

Orchestra e Coro del Teatro Massimo
Maestro del Coro Salvatore Punturo
Nuovo allestimento del Teatro Massimo

Sullo spettacolo

Un mito che affonda le radici nel Medioevo

e ha ispirato nei secoli grandi compositori, scrittori, pittori, che si sono lasciati sedurre dal personaggio di Faust, emblema del desiderio di oltrepassare i limiti imposti dalla condizione umana.
I
l nuovo allestimento del dramma lirico di Charles Gounod debutta il 19 marzo alle 20:00 al Teatro Massimo di Palermo con la regia di Fabio Ceresa e la direzione di Frédéric Chaslin.
Il direttore francese arriva per la prima volta sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo al posto di Daniel Oren che ha rinunciato a dirigere per motivi di salute.
La messa in scena di Faust con la regia di Ceresa nasce dalla sovrapposizione del capolavoro del teatro musicale francese con la più potente riscrittura letteraria moderna del mito faustiano: il romanzo Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov. A motivare questa sovrapposizione è la fascinazione che Bulgakov aveva per il Faust di Gounod, opera che amava e che vide a teatro per più di 40 volte. Diversi elementi del romanzo trovano infatti la propria origine non tanto nel Faust di Goethe, quanto nel libretto che ne era stato tratto da Jules Barbier e Michel Carré. La regia di Fabio Ceresa sovrappone alla figura del Méphistophélès di Gounod quella del personaggio di Woland di Bulgakov, e degli altri personaggi de Il Maestro e Margherita come il demone Azazello, l’inquietante Behemot dalle sembianze feline e la strega Hella. Anche la scena, disegnata dallo scenografo Tiziano Santi e illuminata dal light designer Giuseppe Di Iorio, è ambientata nella Mosca degli anni Trenta, come nel romanzo di Bulgakov, e alcuni momenti del romanzo si ritrovano sovrapposti a quelli dell’opera. A questo gioco di sovrapposizioni contribuiscono i costumi firmati da Giuseppe Palella dove in un mondo grigio monocromatico assume particolare significato il colore rosso fiorentino dei demoni che diventa emblema della passione che spinge Faust a stringere il patto con Méphistophélès.